Riusciranno i nostri eroi della “sinistra” a “fare i matrimoni tra gli uomini e le coppie di fatto buttando fumo negli occhi della società”?
Evidentemente Angelino si è risentito per la recente accusa del suo stesso padre-padrone di non possedere quel “quid” che ne farebbe un suo degno erede.
E per riconquistarne le grazie non ha saputo fare di meglio che cavalcare i suoi cavalli migliori: il ritornello “comunisti, comunisti, comunisti” e il machismo.
Così, in maniera azzardata e nel goffo tentativo di demonizzare la “sinistra”, ha posto mano ad una questione che la “sinistra” stessa pare glissare o, quantomeno, tenere nell’ombra.
Come si legge sul sito de “la Repubblica”, parlando ad Orvieto alla scuola di formazione del Pdl, Alfano attacca la coalizione di sinistra ipotizzando uno Zapaterismo all’italiana che non sapendo come affrontare questo o quel problema comincerebbe “a fare i matrimoni tra gli uomini e le coppie di fatto buttando fumo negli occhi della società”.
Insomma, in sostanza, addossa alla sinistra la “responsabilità” di fare proprio quello che sarebbe suo preciso dovere: riconoscere i diritti di tutti i cittadini, senza alcuna distinzione. E in questo senso, da sinistra, non resterebbe altro che ringraziare Angelino per il prezioso promemoria.
Purtroppo l’opera meritoria è tristemente inquinata dalla palese rozzezza con la quale si è posto il problema.
Potremmo facilmente obiettare che se istituire i matrimoni tra omosessuali e/o riconoscere i diritti fondamentali alle coppie di fatto “butta fumo negli occhi della società”, il nostro – si badi bene – ex ministro della “giustizia” distingue con chiarezza tra chi è “società” e chi è “fuori”, cioè tra chi merita l’attenzione del governo e chi invece può – e deve – farne a meno. E questo già la dice lunga sulla filosofia dei governi Berlusconi.
Trovo interessante, però, la focalizzazione dello spauracchio utilizzato per allontanare dalla mente degli elettori l’idea, nel prossimo futuro, di votare per la sinistra.
Avrebbe potuto evocare la litigiosità all’interno di ogni possibile coalizione possa venire a formarsi (ma di questi tempi, visti i rapporti con la Lega, meglio di no…), oppure l’incapacità di gestire la crisi economica (ma anche qui, considerando che i governi Berlusconi ci hanno portato quasi alla rovina, meglio di no…), o addirittura avrebbe potuto recuperare per l’occasione l’ipotesi dei comunisti che mangiano i bambini (però non è che loro con le ragazzine si siano comportati meglio, quindi…). E allora?
Allora meglio andare sul sicuro, percorrere un sentiero di assoluta “purezza” sul quale il PDL si è comportato con assoluta coerenza: siete omosessuali e/o volete convivere? Chissenefrega, tanto siete fuori dalla società! Ragionamento matematico, ma poco serio per il raggiungimento dei propri scopi.
Quando Alfano parla di sinistra ha in mente il PD e ipotizza per il PD il potere di sovvertire una scienza esatta come la matematica (la “sua” matematica, beninteso), non rendendosi conto o facendo finta di non rendersi conto che l’apparato dei democratici è soverchiato dai veti della sua componente cattolica e dai rapporti di “buon vicinato” con il Vaticano, che da sempre inquinano la politica italiana e tutte le scelte di normale civiltà che sono state fatte negli altri paesi europei a prescindere dalla collocazione a destra o a sinistra dei vari governi.
Certamente con questa destra, ma anche con i rapporti di forza all’interno di questa sinistra, ben difficilmente il nostro Paese riuscirà a raggiungere i livelli di civiltà e giustizia presenti in buona parte d’Europa, quindi lo spauracchio gay di Alfano non solo è attualmente improponibile, ma non fa che sottolineare – se mai ce ne fosse bisogno – l’intrinseca violenza verso le minoranze (tutte le minoranze) da cui il PDL è pervaso.
In conclusione, credo di dover ringraziare Angelino Alfano, che con la sua mancanza di argomenti contro la sinistra riesce a farci sognare, e chiedo perdono agli amici omosessuali e ai conviventi tutti per questa piccola analisi in negativo redatta da un etero sposato con rito (addirittura!) concordatario … che spera di essersi completamente sbagliato!
Raffaele Corte (11 marzo 2012)